GÖTTERDÄMMERUNG – IL CREPUSCOLO DEGLI DEI
4 min readPartiamo dalla fine: Andy Selva, a 42 anni suonati e dopo oltre 20 anni di attività calcistica, ha deciso di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo. Questa volta per davvero.
Premetto che cercherò di trattare l’argomento con la massima neutralità (ma non vi garantisco nulla), quindi proviamo un po a ripercorrere spezzoni della carriera di Andy e cerchiamo di capire come mai a San Marino sia considerato una Leggenda quasi al pari di Bonini, Maiani e (del più colpevolmente snobbato) Macina. Aggiungo che potrei non essere precisissimamente preciso con le date quindi tu che stai leggendo, Andy incluso, chiedo preventivamente scusa.
Come tutti sappiamo Andy è sammarinese ma non è nato a San Marino, bensì a Roma il 23 maggio 1976, crescendo calcisticamente nelle giovanili della Endas Monti fino al 1994 per poi debuttare nella prima squadra del Latina, in Serie D, nella stagione 1994-95.
Dopo una parentesi nella Civita Castellana comincia la sua carriera da calciatore professionista nel Fano, nella vecchia Serie C2, nel 1996. E’ da questo momento che inizia a conoscere la sua Nazione di appartenenza, grazie anche al servizio civile che svolgeva proprio a San Marino, ed è proprio da questo momento che inizia a conoscere il calcio sammarinese debuttando con la Nazionale Under 21 nel 1997, piccolissima parentesi (2 presenze condite da altrettanti reti) perché praticamente considerato già pronto per la Nazionale maggiore.
Dopo essersi alternato con Serie C2 e Lega Nazionale Dilettanti nei primissimi anni 2000, dove penso che abbia il record di squadre cambiate in un anno (ben 3 nella stagione 2001-02: San Marino, Maceratese e Grosseto, roba da far invidia anche a Bobo Vieri) arriva la prima consacrazione alla SPAL dove, in due stagione, farà 65 apparizioni condite da ben 22 gol. Il passaggio al Padova, giocandoci un anno, potrebbe essere quasi considerato un piccolo incidente di percorso nell’attesa di esplodere definitivamente al Sassuolo, trascinando gli emiliani in Serie B. Purtroppo la sua prima (e unica) stagione in B è condita da infortuni e non riesce a esprimersi come vorrebbe. Prosegue la carriera in Lega Pro con l’Hellas Verona e riesce, nonostante diversi infortuni, a togliersi diverse soddisfazioni. Torna nella sua Nazione non solo come giocatore della Nazionale ma viene tesserato ne La Fiorita nel 2014 e, dopo un paio di parentesi con il Fidene prima e l’Anziolavinio poi, non lascerà più la casacca gialloblu fino al suo ritiro di quest’anno.
Parallelamente la sua carriera in Nazionale, escludendo i risultati, è semplicemente grandiosa: non solo è uno dei pochissimi giocatori sammarinesi professionisti a giocarci, e ne è stato il capitano per molto tempo, ma è anche quello che le prova davvero tutte per buttare il pallone in porta nonostante affronti giocatori anche di caratura mondiale. Infatti in 19 anni giocati con la casacca sammarinese collezionerà ben 2 record, quello delle presenze (74) e dei goal siglati (8), di cui uno che permise alla Nazionale di vincere la sua prima e, fin’ora, unica partita, il 28 aprile 2004 contro il Liechtenstein. Simbolo della Nazionale e suo capitano, cede definitivamente la fascia il 13 ottobre 2015 nella partita contro la Slovenia e dice definitivamente addio alla Nazionale nella partita contro la Norvegia l’11 ottobre 2016 anche se non nella maniera che, molto probabilmente, avrebbe voluto: gioco solo gli ultimi minuti di gara e, aggiungendo che i rapporti con la Federazione non erano splendidi come non lo sono tutt’ora, decide di lasciare la Nazionale.
Abbiamo un po parlato della carriera calcistica e adesso vorrei soffermarmi su una questione, che è anche il titolo di questo articolo: cosa ha lasciato Andy al calcio sammarinese?
Alcuni potrebbero dire che forse è stato l’unico a provarci veramente, che ha provato a sfondare ma non sarebbe mai riuscito ad arrivare più in alto di quanto avrebbe potuto fare..
Personalmente penso che Andy abbia fatto tantissimo per quello che è sempre stata (e sempre sarà) la sua vita: il calcio. Avendo girato squadre prevalentemente di Serie D e Lega Pro, ha capito che per elevarsi di livello bisognava imparare anche i trucchi del mestiere, oltretutto ha anche imparato concetti che nel calcio dilettantistico-amatoriale non vengono trattati e idee che, se trasmesse, potrebbero veramente, alla lunga, alzare il livello di tanti giocatori sammarinesi. Appunto perché è una persona che sa quanto vale e sa quanto può dare, ha deciso di intraprendere la carriera di allenatore partendo dalle giovanili de La Fiorita insieme a uno degli ex pilastri della difesa sammarinese, Simone Bacciocchi. Può sembrare poco ora come ora, però le fondamenta del calcio sono le squadre giovanili, quindi il loro lavoro è a di poco fondamentale, alla faccia di chi dice che per alzare il livello del calcio sia sufficiente buttare in squadra giocatori da 3068375893 triliardi di euro cadauno.
Ho avuto l’onore, come altri ragazzi della Brigata, di parlarci. Una sera, mentre ero a La Salumeria a Dogana lo chiamai e gli dissi che avrei passato il weekend in Repubblica e se avesse avuto tempo di prendere un caffè (che poi il caffè non è stato preso) e sedersi al tavolo con un indegno come me. Scese pochi minuti dopo e restammo a parlare per tutta la sera di calcio sammarinese. E’ stata una discussione piacevole, dove è uscito tutto l’amore che Andy ha per questo sport e quanto lui tenga al fatto che il calcio della sua Nazione cresca.
Il fatto che non sia stato coinvolto subito con la Federazione per poter trattare un progetto con uno che il calcio professionistico l’ha vissuto potrebbe essere considerato da molti un’autentica ca****a: infatti mi sembra incredibile che non si voglia coinvolgere una persona che è una vera e autentica risorsa, però non allarmiamoci e non facciamo polemiche, perché non è il caso di farne, perché è vero che la situazione è questa ma non sappiamo cosa potrebbe succedere più avanti. Mai dire mai e strizziamo l’occhio al futuro nella speranza che qualcosa possa accadere.
Spero che la lettura non sia stata troppo pesante, scrivete quello che pensate su Andy o una vostra opinione sul calcio sammarinese nei commenti, un saluto a tutti e alla prossima!
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